La lettura di La fonte nascosta. Un viaggio alle origini della coscienza dello psicoanalista e neuropsicologo sudafricano Mark Solms ( pubblicato da Adelphi qualche mese fa ) è estremamente interessante perché conduce il lettore alla scoperta delle strutture cerebrali coinvolte nel funzionamento di quella cosa contemporaneamente straordinaria e per noi esseri umani quotidiana e banale: il senso dell’io, la coscienza. Nessuna persona mette in dubbio la realtà della propria autocoscienza, ma se cerchiamo di capire come essa abbia origine dai meccanismi che costituiscono il nostro essere biologico ci troviamo di fronte ad una parete che finora nessuno è riuscito a scalare. Le soluzioni portate dalla filosofia parlano di una dualità a partire da Cartesio ( res cogitans e res extensa ) fino ad arrivare a Freud, che pure ambiva a spiegare i meccanismi mentali tramite la fisiologia ma consapevole di non avere i sufficienti mezzi. Oggi grazie alle apparecchiature che ci consentono di mappa...