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Visualizzazione dei post da 2017

Del perché sono un rompiballe

Bruno Ballardini (da Wikipedia ) Lo premetto e lo ammetto: sono un rompipalle. Non sono uno di quelli che si fa esclusivamente i cazzi suoi senza mai fare caso a quello che gli altri pubblicano sui loro social. No: compatibilmente con lo scarso tempo libero a disposizione sono uno di quelli che se capita su un vostro post, lo legge, se gli piace gli mette il  like  e se non è d’accordo vi scrive un bel c ommento spiegandovi perché, seco ndo lui, le cose non stanno come postate voi. In particolare, avendo una certa competenza di “information  literacy ”, niente di più facile che, se incautamente condividete una  fake  news che vi ha incuriosito o fatto indignare, vi venga a riprendere sottolineando come la notizia da voi riportata sia una bufala, linkandovi nel contempo le fonti a sostegno del mio giudizio. Raramente ho tolto l’amicizia o ho smesso di seguire qualcuno. Se escludiamo qualche campione che sarebbe stato maggiormente degno di segnalazione per proferire insulti di natu

Lo status del/la "graphic novel"

Giovedì 3 agosto sono stato all’Arci Festa 2017 di Cremona per assistere all’incontro, “smoderato” da un effervescente Massimo Galletti (la cui “storia del fumetto in 7 tappe e 3 minuti” meriterebbe di essere caricata su Youtube e diffusa tra tutti quelli che non sanno cos’è il fumetto per una introduzione fulminea e tra tutti gli appassionati per mostrare loro spunti di approfondimento insospettati) tra Alessio Trabacchini e Boris Battaglia. Alessio Trabacchini in qualità di curatore del volume I graphic novel da leggere a vent’anni (Edizioni dell’Asino, 2016) e Boris Battaglia come autore del volume Corto. Sulle rotte del disincanto prattiano (Armillaria, 2017) per parlare di Hugo Pratt e del suo primo “Corto Maltese”, Una ballata del mare salato da cui ci separano cinquant’anni precisi. Mi ha interessato in particolare il discorso sul graphic novel come genere (durante il dibattito si è rimarcato l’uso della forma maschile per il termine, anche se personalmente ho sempre u

Perché, nonostante tutto, continuare a leggere libri di carta

Durante le vacanze al mare, la scorsa settimana, un tweet di Mauro Sandrini mi ha portato a leggere il post di Andy Sparks " Why you should quit reading paper books ". Traduco, qui di seguito, i passi che mi paiono più rilevanti: Quello che non riesco a sopportare è trascorre un numero incalcolabile di ore leggendo solo per perdere lentamente dalla memoria quanto letto. Quando leggi sul Kindle e evidenzi i passaggi che riteni belli, interessanti o impegnativi, invii un bellissimo regalo al tuo futuro te stesso... Seguono citazioni da libri di Dan Simmons, Isaac Asimov, ecc. Ho migliaia di citazioni come queste. Rivedo periodicamente le citazioni tramite la pagina di "note e evidenziazioni" di Kindle, ma preferisco esportarle in Evernote dove posso effettuare delle ricerche. Quando sto lavorando su un'emozione o un'idea, cerco il termine e le citazioni che lo contengono. Funzione indubbiamente utile che rende elettronicamente efficiente l'attivi

Feel Young

Bologna Children's Book Fair 2017 . Presente in tutte e quattro le giornate della Fiera, da lunedì 3 a giovedì 6 aprile. Come rappresentante del Comitato esecutivo regionale (in scadenza) dell' Associazione italiana biblioteche . E come membro dell' International Games Day (ora Week ) Team Italia impegnato assieme ai colleghi Debora Mapelli, Daniele Brunello e Alberto Raimondi a promuovere il "gaming" in biblioteca (grazie anche ai giochi donati all'uopo da Asmodee Italia ) e per vendere le spillette realizzate per l'occasione. Ma non di questo voglio parlare qui. Piuttosto di un incontro casuale mentre attendevo colleghe e colleghi al "front office" dello stand AIB. Scambiando due chiacchiere, salutando, spiegando cos'erano i giochi messi in bella vista. Vendendo spillette AIB e IGD (a proposito: ce ne sono ancora disponibili...) e pubblicazioni. Rinnovando iscrizioni. Leggendo nei (pochi) tempi morti fumetti DC in arretrato. E poi a