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Visualizzazione dei post da marzo, 2024

Aggiornamenti: unificazione blog

 Da Aprile 2024 questo blog non sarà più attivo a favore di  https://ossessionicontaminazioni.com . Il blog su Wordpress l'ho aperto nel 2006 a seguito della necessità di trasferire il precedente blog aperto su Splinder che aveva annunciato la chiusura del servizio. Il blog qui su Blogspot invece è stato aperto nel 2012 sostanzialmente per pubblicare un saggio realizzato per il volume Le arti dello spettacolo e il catalogo  (a cura di Vincenzo Bazzocchi e Paola Bignami; Carocci, 2013) che a tal punto ha tardato ad essere pubblicato che ormai dubitavo che lo sarebbe effettivamente stato. Poi, per anni, questo blog è stato più "frequentato" anche per il collegamento dei post a tema bibliotecario/biblioteconomico con la lista di discussione AIB-CUR. Ma recentemente, complice anche il disimpegno da testate giornalistiche e la rinnovata passione per la scrittura, ho deciso di spostare l'attenzione su un solo blog, meno "rigido" e più semplice da gestire sia in te

Ancillary e il femminile sovraesteso

 Ringrazio Gino Roncaglia che, a margine della sua presentazione piacentina dell’ultimo libro – L’architetto e l’oracolo ( di cui ho scritto qui ) -, mi ha segnalato, all’interno di uno stimolante confronto sulla comune passione per la fantascienza, la trilogia di Ann Leckie Ancillary . I tre libri che compongono la trilogia ( Justice , Sword e Mercy ), originariamente usciti nel 2013, 2014 e 2015, sono stati pubblicati prima da Fanucci (in realtà solo i primi due, rispettivamente nel 201 4 e 2015 ) e successivamente da Mondadori, raccolti prima nel volum(on)e completo uscito nel 2019 e poi singolarmente nella collana Urania Jumbo ( 2020 , 2021 e 2021 ). Si tratta di una space opera dove il Radch è un impero galattico umano che annette brutalmente e sanguinosamente sistemi fino a quando non cozza di fronte ad una civiltà ancora più violenta e temibile. I mezzi per l’espansione e per il controllo dei propri sistemi sono affidati dal Radch ad astronavi guidate da Intelligenze Artif

La mia vita dopo Robert M. Pirsig

Quando, nei giorni scorsi, ho visto tra le novità della libreria il libro di Robert M. Pirsig Sulla Qualità (sottotitolo solo sul frontespizio: Scritti scelti e inediti ; Adelphi, 2024) ho compiuto un vero e proprio viaggio mentale nel passato. L’anno era il 1982/’83, il mio primo anno di frequenza della Facoltà di Magistero dell’Università di Parma. All’epoca la composizione del piano di studi era molto più liberale di quella odierna ed era necessario l’inserimento solo di 5 corsi in istituti fondamentali sui 19 esami necessari per discutere la laurea. Per il sottoscritto le aree erano: Filosofia, Psicologia, Sociologia, Letteratura italiana e (ovviamente dato che sono laureato proprio in questo) Pedagogia. Non mi ricordo quale fosse il motivo, ma all’inizio non volevo affrontare subito il corso di Pedagogia, così inizialmente rimase fuori dalla mia bozza di piano di studi, ma dovetti fare i conti con le reazioni di amiche e amici usciti dalla prima lezione del corso di Pedagogia I