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Visualizzazione dei post da dicembre, 2020

Temporalità di Heidegger e Attualismo di Gentile

Tempo fa, in un’omelia durante una messa, il parroco ha criticato la concezione di “essere per la morte” di Heidegger contrapponendola all’“essere per la vita” della religione cattolica, in particolare all’“essere per la vita eterna”, per la vita che ci aspetta oltre la morte. In questi giorni, spinto da questo pensiero, ma anche continuando una linea di ragionamento già abbozzata qui , ho affrontato la lettura di Essere e tempo di Martin Heidegger. Ovviamente Heidegger l’ho studiato all’università, ma le letture fatte, oltre ai testi come quello dedicato a lui da Vattimo ed a saggi presi da diverse opere, non avevano mai finora compreso l’opera maggiore e più famosa. Eccomi quindi a recuperare un testo acquistato circa 25 anni fa e poi riposto in attesa di tempo ed ispirazione. Ed il piacere di scoprire che il timore un po’ reverenziale che aveva contribuito a tenermene distante non era giustificato, o almeno non del tutto. L’opera è sì complessa ed oscura, ma riesce ad esprimere chia