Ho letto con attenzione il libro La biblioteca spiegata ai volontari del servizio civile di Ivana Pellicioli (pubblicato da Bibliografica) nonostante che fin dall’istituzione del servizio civile – nazionale e regionale e poi universale – abbia sempre ricoperto il ruolo formalmente accreditato di operatore locale di progetto, di formatore e di selezionatore prima all’interno della Biblioteca di Fiorenzuola d’Arda ed ora in quelle di Piacenza perché comunque è fondamentale il confronto e lo scambio di esperienze e competenze. Ho trovato infatti ottimi spunti, in particolare il progetto di “nuova biblioteca” fatto stendere dai volontari. Mi sia consentito però di accennare a qualche integrazione che penso possa essere utile sia agli aspiranti volontari sia a colleghe e colleghi che vogliano gestire questo straordinario servizio (si sa: la collana “Conoscere la biblioteca” è teoricamente rivolta agli utenti, ma spesso viene usata affinché “suocera intenda”).
Nel capitolo BIBLIOTECA PUBBLICA E TRASFORMAZIONE DIGITALE (pp. 77-82), Pellicioli accenna a MLOL descrivendola così: “...MLOL MediaLibraryOnLine, la prima rete italiana di biblioteche pubbliche, accademiche e scolastiche per il prestito digitale” (p. 78). Per quanto questa “definizione” sia ripresa quasi letteralmente dalla presentazione di MLOL che si può vedere riassunta nell’anteprima su un motore di ricerca, essa è scorretta e fuorviante. Definizione più corretta è quella che viene proposta nella home page generalista di MLOL: “La piattaforma di prestito digitale con la più grande collezione di contenuti per tutte le biblioteche italiane”. Un polo bibliotecario è una rete, il servizio bibliotecario nazionale è una rete. MLOL invece è un servizio di biblioteca digitale messo a disposizione da un privato alle biblioteche che ne possono acquistare l’accesso per i propri utenti in forma singola o associata. Questa distinzione non è secondaria, anche in vista delle attività dei volontari del servizio civile, tanto più per quelli, come richiamato da Pellicioli, che svolgeranno il servizio civile nella nuova modalità “digitale”, che dovranno spiegare agli utenti come accedere alle risorse digitali messe a disposizione dalla biblioteca su MLOL e perché debbano confrontarsi con modalità poco immediate (soprattutto se messe a confronto con quelle degli store digitali come Amazon). In particolare non sarà secondaria una introduzione al diritto d’autore, ai formati digitali (in particolare degli ebook), delle restrinzioni applicate tramite i dispositivi di Digital Right Management. Nella mia esperienza ho spesso trovato in ragazzi e ragazze maggiore interesse per questi argomenti che non per le varie classi della CDD (richiamate in maniera abbastanza diffusa da Pellicioli) anche perché piuttosto che approfondire questi aspetti non pochi tra loro preferivano prendere la scorciatoia di recuperare il pdf del libro cercato in qualche repository “pirata”. Ulteriore motivo di interesse l’accennare ad altri elementi presenti in biblioteca legati al diritto d’autore: le fotocopie ed il loro limite, il diritto di stampa, il prestito del materiale multimediale, la visione dei film in biblioteca, ecc. Queste informazioni, oltre ad essere utili per lo svolgimento del servizio civile sono anche una preziosa formazione civica per le ragazze ed i ragazzi che partecipano al progetto.
Nel capitolo I RAGAZZI IN BIBLIOTECA: UN SERVIZIO SPECIALE (pp. 64-69) si richiamano le Linee guida IFLA per i servizi bibliotecari per ragazze e ragazzi 0-18 e quindi è necessario citare le risorse ludiche in questa parte del servizio bibliotecario, ma ritengo che lo spazio ad esse riservato sia davvero insufficiente. Intanto le linee guida non lasciano spazio ad ambiguità e fraintendimenti dato che stabiliscono chiaramente che: “la bibliotecaria e il bibliotecario per ragazze e ragazzi capace e competente... Dimostra di conoscere e saper gestire la cultura giovanile del momento: letteratura, giochi, musica e film, uso dei contenuti e dei media digitali da parte delle ragazze e dei ragazzi, e altri materiali che contribuiscono a una collezione diversificata, inclusiva e pertinente”; “le seguenti categorie di materiali di biblioteca possono essere forniti in una tipica biblioteca per ragazze e ragazzi... Giochi per computer, Giocattoli, Giochi e puzzle...”. La partecipazione delle biblioteche in cui ho lavorato all’evento International Games Day (e poi Week ed ora Month) @ your library ha sempre visto in prima fila ragazze e ragazzi del servizio civile, con quella che sta terminando ora il proprio servizio che ha commentato la propria partecipazione ad esso dicendo che non immaginava che il servizio civile potesse essere così divertente! Tra l’altro, assai più di altri eventi, è possibile qui lasciare ampia autonomia ai volontari sui giochi da proporre e sulla progettazione e realizzazione dell’evento in modo che possano sentirsi non solo coinvolti ma soggetti a pieno titolo delle attività della biblioteca. Ed anche a questo scopo è utile un minimo di formazione sulle varie tipologie di video/gioco oltre che un’attivazione sulle possibili reti di alleanze con gli appassionati presenti sul territorio su cui opera la biblioteca. Tutte attività in cui un/a volontario/a motivato/a può compiutamente esprimere interessi e passioni contemporaneamente ritornando utile alla biblioteca ed alla comunità.
Nel capitolo BIBLIOTECA PUBBLICA E TRASFORMAZIONE DIGITALE (pp. 77-82), Pellicioli accenna a MLOL descrivendola così: “...MLOL MediaLibraryOnLine, la prima rete italiana di biblioteche pubbliche, accademiche e scolastiche per il prestito digitale” (p. 78). Per quanto questa “definizione” sia ripresa quasi letteralmente dalla presentazione di MLOL che si può vedere riassunta nell’anteprima su un motore di ricerca, essa è scorretta e fuorviante. Definizione più corretta è quella che viene proposta nella home page generalista di MLOL: “La piattaforma di prestito digitale con la più grande collezione di contenuti per tutte le biblioteche italiane”. Un polo bibliotecario è una rete, il servizio bibliotecario nazionale è una rete. MLOL invece è un servizio di biblioteca digitale messo a disposizione da un privato alle biblioteche che ne possono acquistare l’accesso per i propri utenti in forma singola o associata. Questa distinzione non è secondaria, anche in vista delle attività dei volontari del servizio civile, tanto più per quelli, come richiamato da Pellicioli, che svolgeranno il servizio civile nella nuova modalità “digitale”, che dovranno spiegare agli utenti come accedere alle risorse digitali messe a disposizione dalla biblioteca su MLOL e perché debbano confrontarsi con modalità poco immediate (soprattutto se messe a confronto con quelle degli store digitali come Amazon). In particolare non sarà secondaria una introduzione al diritto d’autore, ai formati digitali (in particolare degli ebook), delle restrinzioni applicate tramite i dispositivi di Digital Right Management. Nella mia esperienza ho spesso trovato in ragazzi e ragazze maggiore interesse per questi argomenti che non per le varie classi della CDD (richiamate in maniera abbastanza diffusa da Pellicioli) anche perché piuttosto che approfondire questi aspetti non pochi tra loro preferivano prendere la scorciatoia di recuperare il pdf del libro cercato in qualche repository “pirata”. Ulteriore motivo di interesse l’accennare ad altri elementi presenti in biblioteca legati al diritto d’autore: le fotocopie ed il loro limite, il diritto di stampa, il prestito del materiale multimediale, la visione dei film in biblioteca, ecc. Queste informazioni, oltre ad essere utili per lo svolgimento del servizio civile sono anche una preziosa formazione civica per le ragazze ed i ragazzi che partecipano al progetto.
Nel capitolo I RAGAZZI IN BIBLIOTECA: UN SERVIZIO SPECIALE (pp. 64-69) si richiamano le Linee guida IFLA per i servizi bibliotecari per ragazze e ragazzi 0-18 e quindi è necessario citare le risorse ludiche in questa parte del servizio bibliotecario, ma ritengo che lo spazio ad esse riservato sia davvero insufficiente. Intanto le linee guida non lasciano spazio ad ambiguità e fraintendimenti dato che stabiliscono chiaramente che: “la bibliotecaria e il bibliotecario per ragazze e ragazzi capace e competente... Dimostra di conoscere e saper gestire la cultura giovanile del momento: letteratura, giochi, musica e film, uso dei contenuti e dei media digitali da parte delle ragazze e dei ragazzi, e altri materiali che contribuiscono a una collezione diversificata, inclusiva e pertinente”; “le seguenti categorie di materiali di biblioteca possono essere forniti in una tipica biblioteca per ragazze e ragazzi... Giochi per computer, Giocattoli, Giochi e puzzle...”. La partecipazione delle biblioteche in cui ho lavorato all’evento International Games Day (e poi Week ed ora Month) @ your library ha sempre visto in prima fila ragazze e ragazzi del servizio civile, con quella che sta terminando ora il proprio servizio che ha commentato la propria partecipazione ad esso dicendo che non immaginava che il servizio civile potesse essere così divertente! Tra l’altro, assai più di altri eventi, è possibile qui lasciare ampia autonomia ai volontari sui giochi da proporre e sulla progettazione e realizzazione dell’evento in modo che possano sentirsi non solo coinvolti ma soggetti a pieno titolo delle attività della biblioteca. Ed anche a questo scopo è utile un minimo di formazione sulle varie tipologie di video/gioco oltre che un’attivazione sulle possibili reti di alleanze con gli appassionati presenti sul territorio su cui opera la biblioteca. Tutte attività in cui un/a volontario/a motivato/a può compiutamente esprimere interessi e passioni contemporaneamente ritornando utile alla biblioteca ed alla comunità.
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