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Visualizzazione dei post da gennaio, 2012

Bibliotecari aristocomunisti?

Il libro di Luca Ferrieri, per quanto s'intitoli  La lettura spiegata a chi non legge  (Editrice Bibliografica), meglio avrebbe fatto ad intitolarsi  La lettura spiegata a chi legge se non, addirittura,  La non lettura spiegata a chi legge . A parte infatti che le sue digressioni colte sulle letture, svolte attraverso ardite ed argute giravolte argomentative mentre ci viene fatto piroettare davanti uno stuolo di dotte citazioni e riferimenti bibliografici, difficilmente potrebbero appassionare o anche solo interessare un "non lettore". Ma questo, tutto sommato, è comprensibile ed accettabile. Quale astemio -  mutatis mutandis - potrebbe sinceramente interessarsi o addirittura appassionarsi ad un libro sui piaceri del vino? Di più: all'offerta di una raffinata selezione di vini? Considerando dunque che i libri sono per definizione fatti per i lettori, perché il gioco retorico d'immaginarne uno, tanto più uno denso di riferimenti letterari e perciò assolut

Bibliotecario: organizzatore, docente, istruttore, consulente

Qualche riflessione su  Information literacy in biblioteca Il volume di Laura Ballestra,  Information literacy in biblioteca  (Bibliografica, 2011), mi consente di ritornare sul tema "bibliotecario/consulente" già esaminato a proposito del volume  The librarian as information consultant  ( http://ossessionicontaminazioni.blogspot.com/2012/01/reference-librarian-vs-information.html ). Benché il focus dei due libri sia (ovviamente) diverso, trovo spunti maggiormente interessanti nel testo della Ballestra anche sul tema analizzato dalla Murphy. Mentre la Murphy riduce tutto il reference ad un unicum trasferendolo in ambito consulenziale, la Ballestra chiarisce esserci livelli diversi di reference e che se tutti hanno in qualche modo a che fare con l' information literacy  non è né necessario né desiderabile trattarli tutti allo stesso modo da un punto di vista organizzativo. Il livello della "consulenza" esiste, deve esistere, ed è il livello più elevato di ref

Quale qualità per le Biblioteca?

La Sezione Emilia-Romagna dell’AIB, in collaborazione con il Coordinamento delle Biblioteche Italiane Certificate (BIC) organizza il seminario formativo “ Quale qualità per le biblioteche? ” presso la Biblioteca Passerini-Landi di Piacenza (Via Carducci, 14) per lunedì 27 febbraio 2012. Il programma del seminario sarà il seguente: Mattina (ora inizio 9.15): * Il contesto di riferimento * a cura di Alessandro Sardelli (responsabile qualità della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze e autore del volume * Dalla certificazione alla qualità totale *, Bibliografica, 2001) - la competitività del mercato - la riforma della Pubblica Amministrazione - la Qualità nella Pubblica Amministrazione - finalità del coordinamento BIC * Esperienze della certificazione della Qualità in ambito bibliotecario * - Biblioteca dell’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna a cura di Claudia Antonini - Biblioteca del Dipartimento di Scienze Statistiche dell’Università di Bologna a cura d

Reference librarian vs. Information consultant

Sarah Anne Murphy propone nel suo volume The Librarian as Information Consultant (American Library Association, 2011; sottotitolo: Trasforming Reference for the Information Age ) di modificare lo status del "bibliotecario di reference" in "library and information consultant" ovvero in "consulente informativo e bibliotecario" (ovviamente l'accento, come si evince anche dal titolo del volume, è più sull'"informativo" che sul "bibliotecario"). Questo risponderebbe secondo la Murphy (coordinatrice di research and reference presso le biblioteche della Ohio State University) non soltanto al mutato e mutevole quadro in cui l'informazione non risiede più solo in biblioteca ed in cui l'individuo alla ricerca di un'informazione può scegliere più agenzie fornitrici (la biblioteca, internet, ecc.) ma anche alle difficoltà economiche attraversate ovviamente anche dalle biblioteche e dai bibliotecari. Anzi, il problema al fondo