Il libro di Luca Ferrieri, per quanto s'intitoli La lettura spiegata a chi non legge (Editrice Bibliografica), meglio avrebbe fatto ad intitolarsi La lettura spiegata a chi legge se non, addirittura, La non lettura spiegata a chi legge . A parte infatti che le sue digressioni colte sulle letture, svolte attraverso ardite ed argute giravolte argomentative mentre ci viene fatto piroettare davanti uno stuolo di dotte citazioni e riferimenti bibliografici, difficilmente potrebbero appassionare o anche solo interessare un "non lettore". Ma questo, tutto sommato, è comprensibile ed accettabile. Quale astemio - mutatis mutandis - potrebbe sinceramente interessarsi o addirittura appassionarsi ad un libro sui piaceri del vino? Di più: all'offerta di una raffinata selezione di vini? Considerando dunque che i libri sono per definizione fatti per i lettori, perché il gioco retorico d'immaginarne uno, tanto più uno denso di riferimenti letterari e perciò ...