È un fumetto Prigione N° 5 di Zehra Doğan, appena pubblicato in italiano da Becco Giallo, ma è anche la dimostrazione di come il medium fumetto possa andare molto oltre la narrazione più o meno leggera (a cui tutti siamo più o meno abituati grazie al cinema) per fare giornalismo e documentazione ma anche riflessione politica. Prigione N° 5 è il diario di tre anni di reclusione per aver documentato l’attacco delle forze militari turche nella città di Nusaybin, sulla frontiera turco-siriana. Nel 2015 in risposta agli attacchi terroristici di Daesh la popolazione in prevalenza curda opta per l’autogestione democratica e come risposta il governo turco invia l’esercito per reprimere tale esperienza tramite uccisioni, arresti e coprifuoco. Doğan racconta graficamente quello che succede a Nusaybin: I giovani imbracciano armi di ogni sorta. Lo Stato, invece, utilizza l’artiglieria pesante, esplosivi, mezzi corazzati, mitragliatrici, caccia, e ha interi battaglioni di soldati ben addest...