Ho letto il nuovo libro di Luca Ferrieri, La biblioteca che verrà: pubblica, aperta, sociale , nel mese di maggio, per cui iniziato in pieno lockdown e terminato con le prime, ancor timide, riaperture. Si tratta di un libro ricco di spunti e concettualmente denso che faccio fatica a riassumere in una “recensione”. Così preferisco offrire, a Ferrieri e a chi sarà interessato ad approfondire la discussione, gli spunti di riflessione che mi sono appuntato leggendo le sue pagine. Si tratta pertanto di una lettura non esaustiva, assolutamente parziale e personale, che non può e non vuole sintetizzare ed esaurire tutte le argomentazioni del libro, ma piuttosto evidenziare e commentare quanto mi ha personalmente colpito anche in relazione al periodo in cui la lettura è stata effettivamente compiuta. [In nero le citazioni dal libro, in rosso le mie riflessioni: le citazioni sono state copiate dura...