Su AIB-CUR recentemente c'è stata maretta a proposito dell'articolo Il volontariato della cultura: le piccole biblioteche come luogo del welfare (Repubblica, 3 febbraio 2012 < http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2012/02/03/il-volontariato-della-cultura-le-piccole-biblioteche.html >) dove il giornalista Francesco Erbani attribuiva ad Antonella Agnoli l'opinione che una biblioteca possa essere gestita esclusivamente da volontari. In particolare vi si scriveva: «I volontari sono indispensabili», spiega Antonella Agnoli, «i bibliotecari dipendenti dagli enti locali sono sempre meno e sempre più anziani. Sono generosi e competenti, senza di loro una biblioteca non funziona, ma ce ne sono anche di demotivati. Assunzioni non se ne fanno. Subentrano le cooperative, ma alcune pagano 5 euro l' ora, un compenso da sfruttamento che non induce a un atteggiamento cordiale e garbato, essenziale invece in una biblioteca: molto meglio i volontari» ...