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Linguaggi artificiali e importanza della lettura: l'antico linguaggio di Heaven's Vault e Bliss a confronto


Heaven’s Vault è un videogioco (per Windows e PS4) prodotto e sviluppato dallo studio indipendente inglese Inkle. Qui potete leggere la mia recensione del gioco. Qui vedere il relativo trailer.
Il gioco sostanzialmente comprende tre elementi di gameplay:
  1. l’elemento avventuroso: scoprire cosa è successo ad uno scienziato scomparso e portare a termine le sue ricerche su un’antica civiltà e sulle cause della sua caduta che potrebbero essere le stesse che minacciano la civiltà attuale;
  2. l’elemento esplorativo: ci troviamo in un’immaginaria “galassia” percorsa da “fiumi” che ci è possibile navigare non solo per spostarci da un pianeta all’altro ma anche per esplorare lune e relitti al fine di recuperare reperti utili alle nostre ricerche (anche solo per barattarli coi mercanti d’arte);
  3. l’elemento davvero originale del gioco: la necessità di tradurre il linguaggio dell’antica civiltà costituito da glifi di cui all’inizio abbiamo esclusivamente una rudimentale conoscenza per ricostruirne la storia e scoprire i motivi della caduta.
Il gioco ha una struttura a finali multipli e questo ne consente la rigiocabilità ma è possibile - coerentemente col gioco stesso che immagina una struttura della storia a “loop” (se preferite a nietzscheano eterno ritorno dell’identico) - rigiocare il gioco dall’inizio mantenendo ed ampliando le conoscenze sulla lingua antica da decifrare approfondendone così la propria competenza.
Quello che maggiormente mi ha affascinato di questa lingua antica creata per il gioco è la coerenza strutturale con uno dei linguaggi simbolici creati per persone con bisogni comunicativi complessi: Bliss. Qui è il sito di riferimento internazionale sul linguaggio Bliss. Bliss e l’antico linguaggio da decifrare in Heaven’s Vault sono entrambi costituiti da elementi primi che rappresentano concetti base che possono essere uniti per rappresentare concetti sempre più complessi. In Bliss c’è una maggiore rappresentatività dei simboli rispetto alla lingua antica di Heaven’s Vault ma evidentemente questo risponde all’esigenza diversa dei due linguaggi: da una parte andare incontro a chi ha difficoltà comunicative, in particolare relative alla lingua scritta; dall’altra proporre una sfida progressivamente più significativa e coinvolgente ai giocatori.

Come funziona Bliss ed esempi (tratti dal sito)







Esempi di traduzioni del linguaggio antico in Heaven’s Vault








 Interessante il video in cui uno degli sviluppatori, Jon Ingold, spiega come si sia giunti a creare tale linguaggio:

In particolare illuminante quando Ingold sottolinea che obiettivo del giocatore nel gioco è:
Not learning a language
...but learning to read
Ovvero non “imparare un linguaggio ma imparare a leggere”. E illustra il concetto con esempi tratti dagli odierni social dove persone disgustose seminano l’odio. Se quello che scrivono - ci dice Ingold - lo vedessimo in un libro o in un’iscrizione in un museo ci farebbe ribrezzo mentre invece vedendolo nel flusso (pseudo-) informativo di Twitter, Facebook o altri social diventano perle di saggezza da leggere, commentare e condividere (o al limite da criticare, stigmatizzare e… condividere) tanto più quanto sono “likeate” e condivise (nel bene e nel male). Già qualche mese fa avevo presentato e commentato il libro di Maryann Wolf Lettore, vieni a casa dove l’autrice mostrava come la lettura, in particolar modo la lettura “profonda” produce effetti sul cervello che interpreta azioni ed eventi di cui stiamo leggendo come azioni ed eventi reali e li utilizza per “allenare” la nostra mente ed il nostro stesso essere persona a quelle azioni e a quegli eventi aprendoci nel contempo nuovi orizzonti rispetto ad esperienze e a modi di pensare fino a quel momento a noi del tutto alieni. Leggere produce degli effetti sulla nostra mente e sul nostro essere e Ingold con un simpatico esperimento ci mostra come la nostra attenzione è richiamata anche dalla lettura di parole apparentemente prive di senso. L’obiettivo allora sia dei sistemi simbolici come Bliss (ma anche PCS o Widgit) non è quello di insegnare il linguaggio, ma piuttosto di proporre la lettura come attività significativa: nel gioco significativa al fine di comprendere la storia del gioco ed indagarne i misteri della trama; nella vita di persone con o senza bisogni comunicativi complessi significativa per apprendere, confrontare, crescere personalmente e intellettivamente.

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