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Visualizzazione dei post da febbraio, 2013

Gli stereotipi di Concita

Concita De Gregorio Sono in biblioteca e sto catalogando le novità. Tra di esse mi ritrovo il volume 365D : trecentosessantacinque giorni da donna  una sorta di volume celebrativo dell'essere donna, una sorta d'anticalendario dove, per ogni giorno dell'anno una donna per qualche motivo nota esprime se stessa, il suo essere donna. Per catalogarlo ovviamente lo sfoglio, ne leggo la presentazione, scritta da una giornalista famosa, Concita De Gregorio, firma di Repubblica prima e poi direttrice de L'Unità . E subito m'incazzo come una vipera. La prima frase di Concita per presentare il libro è: Direte, guardando questi ritratti: sono tutte bellissime. Ma perché? Quello che abbiamo davanti non è un calendario Pirelli o una qualsiasi altra pubblicazione riservata a foto di avvenenti modelle più o meno nude (e più o meno interessanti proprio in ordine alla loro avvenenza fisica) ma ad una pubblicazione che ne intende mostrare uno spaccato a 360 gradi inserendo gi

Revisionismi ed esagerazioni

Anna Maria Merlo scrive sul Manifesto di oggi (21/02/2013) stigmatizzando la decisione dell'Istituto italiano di cultura di Parigi di dedicare a Giovanni Gentile un seminario alla Sorbona presentando il filosofo come "vittima della guerra civile" e "assassinato da una banda di partigiani". La Merlo da conto di una petizione contro tale seminario che denuncia il clima di "nuovo revisionismo". Tuttavia curiosamente la Merlo accusa la direttrice dell'Istituto, Marina Valensise, di non ricordare, nella propria presentazione, che Gentile, assieme a tutte le cariche assunte all'interno e per il Fascismo, fosse anche "primo firmatario, nel '38, del Manifesto della Razza". In realtà se andiamo a cercare nel Manifesto della Razza, disponibile su vari siti della Rete, vediamo sì comparire tra i firmatari il nome di Gentile, ma non certo tra i primi, ed anzi assieme ad altri nomi come Pietro Badoglio, Piero Bargellini, Vittorio Beonio Br

I mattoni digitali della nuova biblioteca

Qui di seguito le slide presentate al 7° Sebina Day ad Ancona l'8 Novembre 2012. Chiedo scusa con colleghe e colleghi e con lo staff Data Management per il ritardo nella pubblicazione, ma, come si è visto del resto dal silenzio di questo blog, non sono state molte le occasioni di riflessione da allora su questo o su altri temi biblioteconomici da parte mia. Troppo pressante la necessità di rincorrere i problemi della quotidianità e da ultimo la mazzata (detto da me sembra quasi una battuta) della sospensione del prestito intersistemico. Eppure proprio in un momento come questo sento la necessità di rivedere quella presentazione e di ripensare a quanto detto (e sentito) per tentare di elaborare la dicotomia tra il tentativo di pensare, di progettare la biblioteca all'interno dei nuovi scenari digitali e la trivialità della crisi economica che colpisce prima di tutto l'istruzione e le biblioteche, cioè proprio quegli istituti che potrebbero contribuire a mantenere ape